Un Pugno al Parkinson è l’innovativo corso di Boxe senza contatto che si svolge a Gerenzano nella palestra Energy Center Villaggio Amico, studiato per le persone affette da malattia di Parkinson. Scopriamo insieme di cosa si tratta e quali benefici apporta alla persona affetta da Parkinson.

Attività fisica supporto a terapia farmacologica

Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa spesso associata ad uno solo dei tanti sintomi che possono manifestarsi in maniera differente in individui diversi, ma con il tremore si devono elencare anche rigidità, instabilità posturale, perdita dell’equilibrio con conseguenti cadute, bradicinesia, spesso festinazione e freezing (incapacità di compiere il primo passo), deficit di attenzione e di memoria, e tanti altri che nel tempo limitano la capacità di autonomia della persona.

Tutti questi sintomi, motori e non, possono essere contrastati anche attraverso un’attività fisica mirata, che permetta di migliorare l’aspetto psico-motorio, supportando così l’effetto della terapia farmacologica, indispensabile, ma che nel tempo perde efficacia e aumenta il rischio di “controindicazioni” come le discinesie e la differenza netta tra momenti on e off.

Attività fisiche indicate per over 65 con PD e in che modo le attività sopracitate hanno effetti positivi su PD

Le attività indicate sono tutte quelle che permettono di lavorare per contrastare i diversi sintomi. Camminare e correre aiutano a migliorare l’andatura, l’equilibrio dinamico, l’apparato cardio-respiratorio e muscolare. Il tai chi favorisce la concentrazione, il controllo respiratorio e posturale, riducendo il rischio e il numero di cadute. Il tango permette di lavorare sulla coordinazione, il ritmo, la coordinazione spazio-temporale. Con lo sport si tengono allenati corpo e mente, bisogna solo adattare le richieste alle possibilità reali della persona, che possono variare di giorno in giorno. Tutte le attività fisiche se vengono svolte in un contesto piacevole, stimolante e appagante avranno una valenza anche e soprattutto a livello psicologico.

Perché fa bene boxe senza ocntatto? Chi deve evitarla o cimentarsi con prudenza?

Alcuni studi dimostrano che la boxe senza contatto è un metodo efficace per contrastare il Parkinson. Fa bene perché è un’attività ad intensità medio-elevata che coinvolge tutti i distretti muscolari e che permette di lavorare su tutti i principali sintomi motori della persona con Parkinson. Senza contatto per non perdere mai di vista uno dei pilastri di questo metodo: la sicurezza, che deve esserci sempre per poter lavorare in modo efficace. Grazie a questa attività si migliorano la forza, la consapevolezza del proprio corpo, la coordinazione dei movimenti, la coordinazione oculo-manuale e spazio-temporale, la gestione del proprio corpo, la postura, l’equilibrio statico e dinamico, la concentrazione e la memoria. Il tutto viene reso possibile da una buona dose di divertimento e complicità che si crea nel gruppo, grazie al quale si possono avere effetti positivi anche sull’umore, sull’autostima, sulla capacità di relazionarsi e sulla voglia di mettersi in gioco.

È un’attività studiata per i malati di Parkinson, che può essere adattata a qualsiasi persona con le giuste valutazioni. Ogni attività fisica va approcciata con prudenza in condizioni patologiche, questo non per allarmismo, ma per evitare di creare complicazioni o altre situazioni che minino l’autonomia già ridotta della persona.

Per maggiori informazioni sul metodo e per iscrizioni contatta l’Energy Center Villaggio Amico allo 02 96481319 oppure invia una mail a energycenter@villaggioamico.it

I COACH DELLA BOXE SENZA CONTATTO PARKINSON ENERGY CENTER

I nostri coach Bruno e Federica ti aspettano in palestra per dare un Pugno al Parkinson!