Il mandarino è un albero da frutto che appartiene alla stessa famiglia del cedro e del pomelo. È simile ad un’arancia, anche se è più piccolo e la buccia più sottile risulta generalmente più facile da rimuovere. Il mandarino è un frutto invernale e il periodo migliore per consumarlo va da dicembre a marzo.
Vi sono svariate tipologie di mandarino, alcune anche molto particolari come il kumquat, di origine asiatica, che presenta frutti molto piccoli e di cui si mangia anche la buccia.

In più, esistono anche famosi ibridi nati dal mandarino:
1. Il mandarancio, con frutti a buccia spessa ma dolci e ricchi di succo.
2. Le clementine, un mix tra mandarino e mandarancio.
3. Il mapo, ottenuto incrociando una varietà di mandarino con una di pompelmo.
Del mandarino si impiega sia la polpa, in ambito alimentare, sia la buccia, da cui, in ambito cosmetico e terapeutico, si ricava un olio essenziale che dona molti vantaggi contro la ritenzione idrica.
Il mandarino contiene vitamina C, A, P e B, fibre, carotene, ferro, magnesio e acido folico. Questi nutrienti fanno sì che il mandarino possa vantare effetti molto benefici sull’organismo.

Infatti:
• La vitamina C mantiene in salute il cervello ed aiuta a prevenire il raffreddore.
• Le fibre aiutano la digestione.
• La vitamina P combatte la ritenzione idrica.
• I sali minerali fortificano le ossa e mantengono sotto controllo la pressione arteriosa.