Cuocere la pasta e il riso può sembrare qualcosa di molto facile, ma la verità è che per mantenere intatti i nutrienti e ottenere ottimi risultati in termini di gusto e presentazione occorre seguire delle regole.

Eccole

1. La pasta non completamente cotta non permette ai succhi gastrici di lavorarla correttamente per renderla assimilabile da parte dell’organismo

2. Quando invece la pasta è cotta troppo diventa morbida e scivolosa. Questo significa che passa velocemente nello stomaco e non viene digerita bene.

E’ importantissimo masticare bene tutti i prodotti a base di amido come pasta e riso perchè grazie alla saliva, la pasta viene preparata al meglio per le successive fasi di digestione e assimilazione dei nutrienti. La pasta al dente viene generalmente masticata di più e quindi agevola la digestione nel duodeno e nelle altre parti dell’intestino tenue.

Il riso può essere preparato sia con la cottura con bollitura in acqua, sia con il sobbollore.

1. Il riso bollito in acqua si può consumare in bianco da solo o arricchito da formaggi e altri ingredienti per insalate di riso. Il riso bollito è un alimento ad alta digeribilità e viene infatti proposto quando si soffre di problemi intestinali e in molti regimi dietetici.

2. La cottura a sobbollore nel brodo si utilizza nella preparazione di risotti e minestre. Il condimento ed i vari ingredienti si amalgamano ai chicchi di riso. Questo genere di preparazioni hanno un valore energetico e nutrizionale superiore rispetto al riso bollito.

La cottura del riso presenta difficoltà quando si usano qualità con chicchi piccoli che rilasciano nel liquido di cottura amido e quindi danno una consistenza appiccicosa al piatto. La soluzione migliore per risolvere questo problema è aggiungere del grasso fuso come burro o olio.