Quando si parla di laserterapia si fa riferimento a una particolare tecnica terapeutica basata sugli effetti prodotti dall’energia generata da raggi laser allo scopo di ottenere una risposta biochimica della membrana cellulare.

Grazie alla terapia laser, l’energia aumenta di intensità e viene indirizzata su una superficie circoscritta del corpo, raggiungendo risultati promettenti su dolore e infiammazione.

In particolare, il laser ad alta energia è capace di arrivare più in profondità ed è particolarmente indicato per il trattamento di patologie articolari sia di tipo acuto che cronico-degenerativo.

Le apparecchiature laser sono di 3 tipi: a emissione continua, pulsata o intermittente, con la possibilità in alcuni casi di integrare allo stesso tempo diversi tipi di irraggiamento.

Tra i vantaggi che si acquisiscono sottoponendosi alla laserterapia ci sono l’incremento dell’attività metabolica e l’aumento di proteine e aminoacidi, il beneficio di un effetto antinfiammatorio su articolazioni e muscoli e un aumento del drenaggio linfatico.

Da non sottovalutare anche l’effetto analgesico prodotto sulle fibre nervose capace di ridurre la sensazione di dolore, e l’effetto rigenerativo su tessuti connettivi e molli.

Ad esempio, la laserterapia accelera la cicatrizzazione di piaghe e ulcere, favorendo la riparazione di lesioni muscolari che non necessitano quindi di intervento chirurgico.

Va da sé che uno dei fini principali della laserterapia è quello di diminuire o far scomparire il dolore, che sia di natura acuta o cronica.

Questa pratica è indolore, assolutamente non invasiva e può essere eseguita per un lungo periodo di tempo senza rischio di sovraccarico.

L’aggiornamento costante della tecnologia laser ha fatto sì che questa tecnica venga usata nei campi più disparati sempre con maggiore efficacia e precisione.

Ad esempio la laserterapia può essere usata nella medicina estetica e dermatologica, nella medicina riabilitativa, in ortopedia, nella chirurgia oculistica e in odontoiatria.

Nel campo della medicina estetica e dermatologica la laserterapia viene impiegata nel trattamento dell’acne, delle rughe, della cellulite e favorisce anche una tonificazione della pelle rimuovendo le smagliature.

Invece nella medicina riabilitativa il laser viene sfruttato per il suo effetto antidolorifico e antinfiammatorio, penetrando a fondo nei tessuti e aumentando il drenaggio linfatico.

Invece in ortopedia la laserterapia viene sfruttata per il trattamento di lombosciatalgie, sciatalgie, ernie al disco e casi di traumatologia generale quali stiramenti muscolari, strappi, ematomi e postumi traumatici.

L’ortopedia si serve della laserterapia anche a scopo riabilitativo, soprattutto per problemi all’anca, al femore, al polso, alla spalla.

Anche nell’ambito della chirurgia oculistica la laserterapia è apprezzata, soprattutto come strumento correttivi di alcuni difetti visivi, come miopia, ipermetropia e astigmatismo.

Non solo correzione, perché la laserterapia permette di effettuare operazioni agli occhi molto delicati come la cataratta, o per curare patologie come il glaucoma, il distacco della retina e la degenerazione maculare.

Grazie all’introduzione del laser nella chirurgia oculistica, gli interventi adesso sono meno invasivi e richiedono tempi di recupero meno lunghi rispetto a qualche anno fa.

Infine la laserterapia è entrata a pieno diritto anche nel campo dell’odontoiatria per curare le patologie dei tessuti duri e dei tessuti molli, come ad esempio la cura della carie, lo sbiancamento dentale, la mucosite, gli herpes labiali e le fastidiosissime afte.

Adesso è arrivato il momento di vedere nel dettaglio come funziona la laserterapia. Prima di tutto, l’applicatore del laser viene puntato sulla parte che necessita il trattamento, con il paziente che è sistemato comodamente su un lettino.

Una seduta dura, in genere, dai 10 ai 20 minuti, mentre il numero e la frequenza delle sessioni da effettuare vengono stabiliti, in accordo con lo specialista, in base alla problematica da trattare e alle singole esigenze del paziente.

Il trattamento col laser può avvalersi di una terapia mirata, che delimita il raggio su una singola lesione, o di una terapia a scansione, caratterizzata invece da un ampio raggio d’azione su zone più vaste.

La laserterapia è sconsigliata in donne in stato gravidico o in soggetti epilettici o portatori di una massa tumorale maligna, mentre invece può essere tranquillamente effettuata in pazienti portatori di pacemaker.

Gli unici effetti collaterali della laserterapia possono essere momentanei e circoscritti arrossamenti della pelle, pruriti, leggere ustioni e piccoli ematomi che però nel giro di pochi giorni si risolvono in modo fisiologico.