Con il termine massoterapia s’intende una tecnica manuale con il preciso scopo di prevenire e/o curare patologie dell’apparato muscolo-scheletrico.

Il fine ultimo di questa attività è rappresentato da un effetto curativo reso possibile grazie a una serie di massaggi eseguiti con le mani in varie parti del corpo.

Di solito, chi pratica la massoterapia fa uso di oli o unguenti, che garantiscono una maggiore scorrevolezza e un’appropriata azione modellante delle mani sul corpo del paziente.

La massoterapia ha origini antiche, addirittura risalenti a prima della nascita di Cristo, e viene utilizzata soprattutto nella cura di particolari traumi o malattie.

Si può rivolgere a un massoterapista chi soffre di dolore muscolare, di ritenzione idrica, e chi è soggetto ad avere una muscolatura contratta e a frequenti contratture muscolari.

Questa particolare terapia viene utilizzata anche per ridurre la fatica o per migliorare la capacità di recupero dopo uno sforzo, soprattutto se si parla di atleti professionisti o regolari.

Più in generale, la massoterapia, cercando di rilassare i muscoli e attenuando di conseguenza lo stress al quale siamo sottoposti giornalmente, determina un vero e proprio stato di benessere e rilassamento a livello psicofisico.

Ma adesso vediamo nel dettaglio le tecniche di massaggio proprie della massoterapia: sfioramento (superficiale o profondo), frizione, impastamento, pressione, battiture (ulnari o a coppetta), pincè roulè

Lo sfioramento superficiale è rappresentato dalla manovra di avvio e di chiusura di un massaggio utilizzata per preparare il paziente alle manovre successive. In altri termini, consiste in un lieve scivolamento della mano sulla pelle, senza effettuare alcuna pressione.

Lo sfioramento profondo invece è il movimento con il quale si aumenta la pressione sulla cute, particolarmente importante perché si configura come l’anticipazione o la chiusura di una manovra.

La frizione invece si distingue dallo sfioramento col fatto che la mano del massoterapista mantiene ininterrottamente il contatto con la pelle, senza scivolare sulla pelle, generando così uno scollamento tra la pelle e i tessuti sottostanti.

L’impastamento è una manovra che si applica sulla massa muscolare esercitando una leggera pressione del pollice contro le dita dell’altra mano, tale manovra serve a spremere i tessuti muscolari

Ci sono due tipi di impastamento, superficiale e profondo, e il meccanismo utilizzato è basato sul “pinzare”, sollevare e spostare in modo trasversale il muscolo interessato.

Poi abbiamo la tecnica della pressione, particolarmente indicata per il riassorbimento di edemi e per migliorare la circolazione sanguigna. La manovra in questo caso consiste in una pressione perpendicolare alla pelle del paziente.

Si chiama battitura o percussione quella particolare tecnica fatta di veloci e ripetuti picchiettamenti delle dita. Il suo scopo è produrre un significativo miglioramento della vascolarizzazione muscolare, soprattutto in presenza di lesioni che hanno evidenziato una qualche ipotrofia.

E infine il pincè roulè è una manovra che consiste nel pinzare e sollevare la pelle in modo da ridurre/eliminare le aderenze tissutali.

Concludendo, possiamo affermare che la massoterapia è in grado di produrre un notevole miglioramento della vascolarizzazione, aumentando nondimeno l’elasticità della pelle e dei muscoli.

E non solo migliora la circolazione linfatica, ma permette anche di sciogliere fastidiose contratture muscolari.

Sottoponendosi a un ciclo di sedute di massoterapia quindi si raggiunge un effetto benefico rilassante riuscendo di conseguenza anche a tenere sotto controllo il dolore.