Solitamente vengono utilizzate due modalità di degenza per quanto riguarda la riabilitazione cardiologica: il ricovero in day hospital ed il ricovero ordinario.

Il primo è indicato per pazienti che mantengono un buon grado di autonomia, mentre il secondo è riservato a coloro che necessitano di un’importante assistenza anche durante le attività di vita quotidiana.

La tempistica necessaria per effettuare un ricovero in day hospital varia in base alla disponibilità, mentre per quanto riguarda il ricovero ordinario solitamente viene espletato entro 15 giorni dalla richiesta.

Di norma la riabilitazione di tipo cardiologico è rivolta a pazienti con esiti di infarto miocardico o altre patologie invalidanti tra le quali troviamo ad esempio scompensi cardiaci o interventi cardiochirurgico per by-pass aorto-coronarico e/o sostituzione valvolare.

L’obiettivo che si prefigge il percorso riabilitativo è quello di raggiungere nel più breve tempo possibile l’autonomia e il reinserimento psicosociale del paziente.

La riabilitazione cardiologica si basa su una visione globale dello stato fisico e funzionale del paziente e definisce gli interventi ad hoc per arrivare in tempi brevi al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Un accurato percorso riabilitativo cardiologico comprende 6 fasi distinte:

inquadramento clinico e diagnostico,

– valutazione dello stato nutrizionale,

– perfezionamento della terapia farmacologica,

– programma psico-educazionale e nutrizionale,

– riabilitazione cardiovascolare,

– altre eventuali valutazioni strumentali.

In virtù delle diverse esigenze dei pazienti, i medici collaborano in equipe con fisioterapisti, psicologi e dietisti.

Il percorso, che prevede una valutazione ed una verifica periodica dei risultati conseguiti, è composto dai seguenti passaggi: inquadramento diagnostico e valutazione interdisciplinare, assistenza infermieristica, terapia della riabilitazione, supporto psicosociale, supporto nutrizionale, attivazione di un programma educazionale riguardante eventuali fattori di rischio.

Per inquadramento diagnostico s’intende l’analisi di tutte le variabili cliniche, psicologiche e sociali che possano in qualche modo aver influenzato l’insorgenza della malattia cardiovascolare.

A una minuziosa anamnesi seguiranno esami biochimici di routine e, in alcuni casi, anche alcuni screening biotumorali e strumentali per valutare la presenza di fattori di rischio cardiovascolari.

Gli altri esami che vengono ripetuti più spesso durante la degenza sono Radiografia del torace, Walking test 6 minutes (ovvero un test in cui viene misurata la distanza che viene percorsa dal paziente in 6 minuti), elettrocardiogramma ed elettrocardiografia dinamica della durata di 24 ore secondo Holter, ecocardiogramma mono-bidimensionale con color doppler, prove da sforzo e monitoraggio della pressione arteriosa.

Anche l’assistenza infermieristica è importante lungo tutto questo iter, non solo per tenere sotto controllo il paziente e le sue terapie, ma anche per sostenerlo durante un momento di forte fragilità e smarrimento.

Lo staff infermieristico si occupa inoltre di prevenire eventuali lesioni cutanee o infezioni chirurgiche e di somministrare di una terapia anticoagulante.

La riabilitazione cardiovascolare viene prescritta dal medico cardiologo, dopo aver valutato i risultati degli esami clinici effettuati.

Questo tipo di terapia viene condotta da terapisti professionisti in seguito ad una valutazione funzionale del paziente e prevede trattamenti quali: rinforzo della muscolatura respiratoria, esecuzione di tapis roulant o cyclette, rinforzo muscolare, stretching, magnetoterapia e drenaggio delle secrezioni.

Il supporto psicosociale viene attivato durante la degenza per ottenere una valutazione psicologica del paziente, avvalendosi di test psicodiagnostici e di attività di confronto individuali e di gruppo.

Questo tipo di intervento utilizza tecniche di rilassamento, colloqui di sostegno individuali, gruppi psico-educazionali per gestire ansia e stress.

Anche il dietista rappresenta un punto cardine della riabilitazione cardiologica, vista la necessità di definire un corretto regime alimentare che tenga conto delle abitudini e dei bisogni individuali del soggetto preso in carico.

Risulta necessario inoltre far comprendere al paziente l’assoluta necessità di modificare radicalmente il proprio stile di vita e i fattori di rischio.

Questo programma educazionale viene attivato per ridurre il pericolo di eventuali recidive patologiche ed è caratterizzato da incontri multidisciplinari alla presenza di specialisti come il cardiologo, lo psicologo, il nutrizionista-dietista, l’infermiere e il fisioterapista.

Al termine della riabilitazione, il team medico condivide con il paziente gli esiti delle terapie effettuate e valuta l’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati.

La lettera di dimissioni viene firmata dal cardiologo ed è accompagnata dai risultati di tutti gli accertamenti eseguiti, dalla terapia farmacologica prescritta e da una lista in cui vengono indicati gli eventuali controlli da effettuare e le indicazioni per un corretto stile di vita che il paziente dovrà scrupolosamente seguire.